giovedì 21 giugno 2007

Veltronissimamente

Veltroni sì, Veltroni no, Veltroni forse.
Veltroni riflette. Incalzato da Rutelli, D’Alema e Fassino, è spinto a fare una riflessione più approfondita da Lucia Annunziata che lo esorta con un “Pensaci bene, Walter!”. In ballo c'è il futuro del PD.


Il panorama politico italiano di oggi è stato Veltronicentrico e rischia di esserlo fino a mercoledì, quando il candidato scioglierà le riserve e dichiarerà cosa vuole fare. Costui, indicato da tutti come idoneo e salvifico per la guida del nascente Partito Democratico, dovrebbe rappresentare il bene per tutto il paese Italia.
L’uomo che nell’afosa Roma agostana scrive un libro per farlo diventare un caso letterario e vincere premi da scrittore fatto e finito, quando qualsiasi altro maschio italiano avrebbe cercato una Marilyn per riproporre la celebre scena di “Quando la moglie è in vacanza”.
Poi, da appassionato cinofilo quale è, organizza un festival del cinema contro Venezia, dei telefilm contro Milano e ha il supporto dell’Urbe intera: l’asfalto consumato dall’usura ma la giunta più politically correct che ci sia.
Celebre la sua frase sulla religione “credo di non credere”, ora la facciamo nostra e crediamo non sia credibile.
Colui che tende la mano verso la sinistra di Mussi e Angius e dice “Spero ci incontreremo” non può avere una sponda dall’altra parte.

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