lunedì 26 febbraio 2007

Donne e motori

Gli uomini hanno il brutto vizio di lasciare le loro compagne sole, in macchina, con le chiavi inserite nel cruscotto. Per andare al bancomat, per prendere il giornale, per ritirare le camicie in tintoria. Gli uomini scendono dal bolide, trionfanti, per fare le commissioni quotidiane, mentre noi siamo lì, nell'abitacolo a fare la guardia, in una attesa quasi mai dolce. Come se non ci fosse niente di male in quella solitudine, quasi fossimo un cane da guardia.
Una mia amica è stata "mollata" dal ragazzo con il quale usciva per la prima volta in una Porche nuova e fiammante per più di mezz'ora. Lui aveva sete, cercava un Chinotto disperatamente e lei nel coupé al freddo e al gelo lo aspettava, fiduciosa. Ha aspettato così tanto che ha iniziato a piovere, così tanto che se avesse avuto i ferri da calza avrebbe completato un maglione tricot. Al ritorno dalla caccia alla bibita scomparsa, il moderno Indiana Jones ha guardato la ragazza con disincanto e le ha detto "Avresti anche potuto alzare la capote, per non bagnare la radica."
Sarebbe anacronistico appellarmi a principi femministi e alla difesa della donna ad ogni costo, credo basti citare il buon gusto e l'educazione basilare: possiamo scendere anche noi dall'auto e accompagnare il nostro partner ovunque egli vada. All'occorrenza possiamo anche essere utili, se si decide di rapinare una banca. Basterebbe chiederlo.
E infine una minaccia.
Sento il bisogno di affrancare il genere femminile da questo sopruso: la prossima volta che vengo parcheggiata in macchina, sequestro la chiave dell'auto a tempo indeterminato. Perchè portare via l'auto sarebbe troppo semplice e manifesto.

3 commenti:

Complicata ha detto...

io di solito vengo fatta scendere al freddo e al gelo per sbrigare qualsiasi commissione mentre lui mi aspetta al calduccio

Semplice ha detto...

E io ho la sindrome dell'abbandono...

Anonimo ha detto...

sindrome dell'abbandono?mi suona famigliare...????