mercoledì 31 gennaio 2007

Alla solidarietà femminile preferiamo il pollaio. Per sentirci salve.

Annalena Benini ha il potere di scrivere bene e con grazia, fotografando la realtà.
Ecco un esempio.

Una donna lo sa: le donne adorano odiarsi. È una cosa vezzosa, niente di grave: solo un po’ di veleno qua e là, uno sgambetto un sorriso e una pugnalata alle spalle. Non possiamo resistere.
Dorina Bianchi è un medico, è parlamentare della Margherita e presidente della commissione Affari sociali, è molto impegnata contro la violenza sulle donne, molto carina e bionda, con molte borse di Chloé e scarpe di Prada: le hanno chiesto se per caso si faccia un po’ di botox, o qualcosa d’altro, qualche ritocchino alle rughe passati i 40, cose così, normali vanità. Ha risposto: io no, ma tutte le mie colleghe sì, poi ha continuato a spiegare l’importanza della solidarietà femminile.
È per questo che non governeremo mai il mondo: non abbiamo tempo per le sciocchezze, noi, perché dobbiamo tirarci i capelli, mettere in giro pettegolezzi, litigare al telefono, fare riunioni serali a tema con una protagonista (assente) da romanzare e massacrare. Dobbiamo divertirci, non siamo mica maschi. Ora che Rosi Bindi si è lanciata contro Barbara Pollastrini per la legge sui Pacs (e loro due stanno dalla stessa parte, al governo, si tengono per mano nelle foto e credono nella necessità di mettere più donne nei posti di potere), ora che Livia Turco non ha fatto pace con Anna Serafini sulla quantità di marijuana da portare in borsetta (e si tratta sempre di signore importanti che stanno dallo stesso lato della barricata e mettono in imbarazzo mariti e ministri), ora che Angelina Jolie, adottatrice glamour di bambini esotici, ha pubblicamente accusato Madonna di essersi accaparrata illegalmente un ragazzino del Malawi, cioè di averle rubato la scena, si può stare tranquille: anche per quest’anno il pollaio si porta moltissimo, dappertutto, la solidarietà fra donne non è stata ancora inventata, e allora siamo salve.

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